Alla fine di via dei Fori Imperiali c’è il Colosseo, costruito sopra la villa di Nerone e anche noto come Anfiteatro Flavio, lì dove non è mai stato ucciso un cristiano, bensì usato solamente per le lotte tra gladiatori, evocazioni storiche di battaglie e battaglie navali. Il nome dell’anfiteatro viene dalla statua che campeggiava a fianco alla struttura chiamata “colosso”, da qui l’appellativo “Colosseo”, alta 33 metri e con la testa smontabile, in modo tale da poter essere facilmente sostituita ogni qualvolta cambiasse l’imperatore in carica.
Oggi c’è la possibilità di visitare il complesso storico dei Fori Romani (Palatino, meglio conosciuto come la villa dei Cesari; Colosseo e Fori Romani) con un unico biglietto che vale per 24 ore e costa circa 12 euro a persona: una vera occasione!
Dall’altra parte dell’area imponente dei Fori Romani e Piazza Venezia, c’è il ghetto ebraico di Roma, chiuso metaforicamente da via Arenula, il Lungotevere, via Petroselli, via del Teatro Marcello e Piazza Venezia. Qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, vi fu la rappresaglia che portò alla deportazione di circa 8000 ebrei romani verso i campi di sterminio del Terzo Reich. Sono visibili oggi dei sampietrini differenti dagli altri, in tutto il centro storico romano, di color oro, dove sono incisi nome e cognome di tutti i deportati di quei tremendi giorni; ogni palazzo dove vivevano queste famiglie hanno in terra davanti al proprio portone queste mattonelle commemorative per non dimenticare quel che fu.